Tokay (Gekko gecko) in pericolo In evidenza

Spesso si sente parlare dei Paesi dell’Est dell’Asia e delle più disparate tecniche di medicina che vi vengono tutt’oggi utilizzate nonostante che in molti casi non siano supportate da nessuna prova scientifica riguardo alla loro efficacia. Purtroppo il Tokay (Gekko gecko) è uno di quegli animali che non è riuscito a sottrarsi a queste credenze popolari.

Il Tokay è un grosso geco notturno comunemente allevato e riprodotto in cattività, e che in natura gode di un areale di distribuzione molto ampio: quasi tutto il Sud-Est asiatico. Negli ultimi anni le catture di G. gecko sono aumentate a dismisura, non tanto per il cosiddetto pet trade (che influisce sì, ma in maniera relativamente marginale), quanto per la crescente richiesta di alcuni paesi in cui si pensa che questa specie possegga proprietà curative nei confronti di malattie quali l’AIDS, il diabete, l’asma o il cancro.
La maggior parte dei gechi catturati è essiccata per poter poi essere polverizzata in cibi o acqua. In altri casi sono solo la lingua o gli organi interni ad essere consumati. Una particolare bevanda nella quale vengono immersi alcuni di questi animali è bevuta e considerata un energizzante. Spesso gli animali, prima di essere trattati e venduti, sono nutriti eccessivamente e con alimenti sbagliati (come pezzi di carne) fino a che non diventano così sovrappeso da avere difficoltà a muoversi e con ogni probabilità danneggiando gravemente la loro salute. Infatti, più un geco è pesante, più le persone sono disposte a pagare.
Il principale esportatore di questi gechi è l’Indonesia, la quale, secondo una stima, esporterebbe oltre un milione di esemplari morti ogni anno. Esemplari la cui destinazione è principalmente la Cina.
A livello di protezione della specie, la situazione spesso non è soddisfacente. Nella Malesia peninsulare, facendo un esempio, per catturare e rivendere tokay occorre una licenza, e in mancanza di essa i commercianti rischiano sanzioni nonché la prigione; tuttavia nella parte orientale dello stesso Paese, nel Borneo, non c’è regolamentazione alcuna per quanto riguarda gli esemplari morti. Nelle Filippine l’esportazione di animali vivi è del tutto proibita, ma nonostante ciò resta un tassello importante nella soddisfazione della richiesta della medicina tradizionale.
È palese che tali ritmi di cattura non siano sostenibili per la specie, e senza provvedimenti (tra cui l'inserimento in CITES) il rischio che questi animali scompaiano dal loro habitat naturale è concreto.

Per saperne di più:

Tokay Gecko trade boom in South-East Asia

Letto 3083 volte Ultima modifica il Domenica, 23 Dicembre 2018 17:29