La livrea, ricca di melanina (quindi di colori scuri come il nero o il marrone) in alcune specie, influisce positivamente sull’efficienza termoregolatoria, per irraggiamento, trovando benefici in quelle condizioni di climi generalmente temperati, dove le temperature tendono ad essere sub-ottimali per gran parte dell’anno (ad esempio, alcune popolazioni di Vipera sp. in Italia settentrionale).
Nel presente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Biology Open: “Melanistic coloration does not influence thermoregulation in the crepuscular gecko Eublepharis macularius” (2023), Hastings e colleghi hanno testato differenti livree più o meno “melaniche” dell’organismo modello E. macularius, rispetto alla capacità termoregolatoria, per conduzione, avvalendosi di un campione di 12 individui (di differenti dimensioni, età e sesso), stabulati all’interno dei laboratori della George Mason University (Virginia, USA), Biology Department.
Materiali e metodi utilizzati nello studio sono specifici per questo tipo di analisi, servendosi di strumentazione di acquisizione di “termo-immagini all’infrarosso”, così come software dedicati all’elaborazione ed analisi statistiche dei dati acquisiti. Ancora una volta, condizioni di ambiente controllato: ex-situ, si sono rivelate necessarie al fine di caratterizzare ulteriori aspetti di questo organismo modello e/o confermare ipotesi difficilmente testabili in-situ.
I risultati ottenuti con questo metodo di sperimentazione, mostrano come non vi sia correlazione tra l’efficacia di conduttività termica e l’eterogeneo livello di melanismo interindividuale del campione. Supportando così l’ipotesi iniziale sulla strategia termoregolatoria di questa specie, gli autori suggeriscono che il pigmento e le differenze intraspecifiche possano essere coinvolte infatti in altri aspetti della biologia dell’organismo, ad esempio il mimetismo.